sabato 28 dicembre 2019
"L'immanentismo è...
...la condanna di ogni scienza e di ogni filosofia razionale". Qui, secondo l'idea più banale di "filosofia" e "razionale", i due termini sarebbero pressoché sinonimi (se associamo l'aggettivo al secondo sostantivo, come se il primo lo sottintendesse, possiamo anche intravvedere l'ammissione dell'esistenza di una filosofia irrazionale: il che è ridicolo, poiché anche i filosofi irrazionalisti si esprimono in scritti o discorsi organizzati, quindi in qualche modo razionali. La razionalità non è definita dalla lunghezza del periodo: vedremo più avanti altro) e, contemporaneamente, una analitica sistemica hegelianamente onnicomprensiva: tutto ciò che non si esprime in una prosa sistemica "direttamente" esplicativa (e tra i singoli vi è sempre differenza di competenza linguistica, per cui...) sarebbe afilosofico; mentre la poesia - più precisamente, la sistemazione delle parole nel discorso attraverso le regole di una metrica, la versificazione, secondo il senso maggiormente vulgato ma, per esempio, non quello aristotelistico - può ben essere un metodo parallelo, talvolta precedente a quello prosastico, di esposizione: entrambi hanno reciprocamente vantaggi e svantaggi. Posto che nulla impedisce il prosimetro.
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